Comune di Sigillo
Comune Cardioprotetto e Zerobarriere

Informazioni

Sede del Parco del monte Cucco
lun-ven / 9:00 – 13:30 
Tel. +39 075 9177 326 / +39 075 9179 025

SERVIZIO TURISTICO ASSOCIATO – IAT GUBBIO

Via della Repubblica 15 – 06024 Gubbio
Tel. +39 075 9220 693 / +39 075 9220 790 
 www.gubbio-altochiascio.regioneumbria.eu

www.sigilloinvolo.it

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storia

Sigillo ha radici lontanissime che affondano nelle antiche popolazioni umbre che popolavano l’Italia Centrale prima ancora dell’arrivo degli Etruschi e dei Sanniti. Con l’avvento dell’Impero Romano, divenne municipium, situato al 200° km. Della strada consolare Flaminia alla quale lega da sempre le sue alterne vicende. Quando venne meno lo scudo di Roma, subì le successive invasioni dei barbari e si trovò testimone del decisivo scontro tra i domini Longobardi e Bizantini nel 534 d.c. tra Totila e Narsete che si fronteggiarono in questa fascia di territori. Scomparve nel turbine delle invasioni barbariche, come del resto accade per tutti gli altri centri abitati lungo la Flaminia per poi risorgere riedificato intorno al 1274, anno in cui Sigillo cadde sotto il dominio di Perugina che ne fece una sua fortificazione, realizzando il passaggio di quella comunità da villa a castrum, che restò sotto il territorio perugino fino all’epoca napoleonica. Fu sconvolta nelle lotte per il potere tra Comuni. Ducati e Signorie, conobbe le campagne napoleoniche fino alle vicende che riguardarono l’unità d’Italia.

LA CITTA’ , LA CULTURA E L’ARTE

Sigillo conserva i caratteri di borgo medievale: una chioma di case addossate le une alle altre, di pietra scabra dal colore rosato con i tetti dai coppi grigio-rossastri. Al centro la Piazza, graziosa e raccolta, che con i lastroni di pietra rosa d’Assisi e le composizioni geometriche in travertino accoglie la pesante copertura circolare di un antico pozzo e fa sfondo all’edificio del Palazzo Comunale del XII secolo e alla sua torretta con la campana grande, antica del tempo dei Priori e degli Statuti. Nelle vicinanze della Piazzaci sono due splendide ed antiche chiese: la Chiesa di S.Andrea e la Chiesa di S.Agostino. La prima ha origini lontanissime di Pieve, anteriori al periodo feudale, ed ha subito nel corso dei secoli profondi cambiamenti e ricostruzioni. L’edificio attuale che risale all’800, accoglie la Tela del Rosario del XVI sec. Con la Madonna e il Bambino ed un coro in noce seicentesco.
La Chiesa di S.Agostino del 700 fu invece costruita sulle fondamenta dell’antica chiesa di S.Caterina, di cui oggi rimane la sola cripta medievale, restaurata dall’Amministrazione Comunale e adibita oggi a centro culturale. All’interno di S.Agostino  l’unico lavoro che l’insigne pittore sigillano Ippolito Borghesi vissuto nel 600, ha lasciato al suo paese natale: la tela dell’Annunciazione.
Altre due Chiese meritano attenzione: l’antico Oratorio di S.Anna e la Chiesa di S.Maria Assunta di Villa Scirca. L’Oratorio è uno scrigno, quasi una Porziuncola affresacata da Matteo da Gualdo nel 400 e la cui facciata fu lavorata dal raffinato lapicida-scultore Michelangelo da S.Pellegrino di Gualdo; la Chiesa di S.Maria Assunta antichissima del XIII sec. Ed anch’essa affrescata da Matteo da Gualdo, ospita un antico reperto romano, un parallelepipedo di breccia cementata, alto più di un metro, che ha nella parte superiore una cavità conica: quasi un cippo votivo o una base d’altare pagano. Del resto il territorio circostante è ricco di reperti risalenti all’epoca romana come lo splendido ed imponente Ponte Romano, pressoché intatto, sopra il torrente Fonturci, poco fuori Sigillo lungo la via Flaminia.

IL PONTE ROMANO
Dopo la battaglia di Sentino, i Romani fondarono la colonia di Sena Gallica (283 a.C.) e i collegamenti con la costa adriatica avvenivano tramite una via veloce, preesistente, già utilizzata dagli Antichi Umbri e dai Piceni. La più antica ed esatta testimonianza sul tracciato della Via Flaminia Consolare attraverso l’Umbria è di Stradone, l’insigne geografo greco che visse dal 63 al 19 a.C. La Flaminia è stata iniziata intorno al 223 a.C. (secondo Paolo Festo e Stradone) e completata nel 210 a.C. per interessamento del censore Caio Flaminio, morto due anni dopo nella battaglia del Trasimeno (217 a.C.). L’imperatore Augusto, nel “Monumentum Ancyranum”, che è il suo testamento, si attribuisce il merito di aver ricostruito tutti i ponti della Flaminia, tra Roma e Rimini. E’ proprio poco fuori Sigillo, sopra il torrente Fonturci, c’è uno di questi imponenti ponti augustei, il Ponte Spiano, in massi di pietra corniola, lungo 32 m. e largo sulla volta 3,25 m.. E’ un ponte completo, un capolavoro d’arte che chiunque si trovi a percorrere la Via Flaminia può ancora
Oggi ammirare. E’ costruito in file che variano da m.0,30 a m.0’85 di altezza. I blocchi superano un metro di lunghezza e non sono collocati secondo un ordine determinato. L’unico di 13 massi a cuneo è sostenuto da un pilone massiccio, con la caratteristica che i blocchi più bassi sono tagliati in forma pentagonale, per adattarsi alle file del muro verticale. Soprattutto è il monumento che rappresenta con la sua presenza l’identità di municipium romano dell’antica Suillum, (retto dai duoviri, con il collegio dei magistrati quattuoviri) e di antico e fondamentale collegamento tra il Tirreno e l’Adriatico. Nel territorio di Suillum si trovava infatti la nota “statio” della Via Flaminia, Helvillum, da cui partiva una diramazione che attraversando le nostre montagne, conduceva ad a Ancona e che rimase funzionante per molti secoli fino all’inizio del 900, chiamata del “Postiglione”.

Sito ufficiale del Comune di Sigillo

www.comune.sigillo.pg.it